Comune di Magnano in Riviera
Magnano in Riviera
Piazza F. Urli, 30 - 33010 - Magnano in Riviera (UD)
Friuli Venezia Giulia
tel: 0432 780911 fax: 0432 792370
e-mail: segretario@comune.magnanoinriviera.ud.it
pec: comune.magnanoinriviera@certgov.fvg.it
web: www.comune.magnanoinriviera.ud.it
Approfondimenti
Balarins De RiviereUgo Ganci Magnano
Storia
Il nome di Magnano deriva da un toponimo prediale in -anu da Manius. Più recente (1867) è Riviera perché il paese si distende su un tratto dei colli morenici ai piedi del M. Faeit.
Nel 1982, nei pressi di Magnano è stata scoperta una sepoltura longobarda appartenete ad un nobile cavaliere risalente al sec. VII. All’interno della tomba sono stati rinvenuti la struttura ossea ed oggetti del corredo funebre.
L’oggetto più interessante e l’anello a sigillo in oro, formato da una veretta con incastonato una moneta aurea, un solido aureo di Costantino. L’anello era portato da alti dignitari del regno longobardo e se ne conoscono solo pochi esemplari. La scoperta indica la presenza a Magnano di un importante insediamento longobardo.
La località viene nominata per la prima volta nel 1204, e nel 1277 risultava possesso di Gemona. Non molto tempo dopo il feudo passò ai di Prampero ai quali il Patriarca Marquardo di Randek nel 1370 ne confermò il possesso. Rimase a tale famiglia anche dopo la venuta di Venezia.
Nel 1982, nei pressi di Magnano è stata scoperta una sepoltura longobarda appartenete ad un nobile cavaliere risalente al sec. VII. All’interno della tomba sono stati rinvenuti la struttura ossea ed oggetti del corredo funebre.
L’oggetto più interessante e l’anello a sigillo in oro, formato da una veretta con incastonato una moneta aurea, un solido aureo di Costantino. L’anello era portato da alti dignitari del regno longobardo e se ne conoscono solo pochi esemplari. La scoperta indica la presenza a Magnano di un importante insediamento longobardo.
La località viene nominata per la prima volta nel 1204, e nel 1277 risultava possesso di Gemona. Non molto tempo dopo il feudo passò ai di Prampero ai quali il Patriarca Marquardo di Randek nel 1370 ne confermò il possesso. Rimase a tale famiglia anche dopo la venuta di Venezia.