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Comune di Vas

Vas

Piazza I Novembre 1 - 32030 - Vas (BL)
Veneto

tel: 0439 788162 fax: 0439 788403

e-mail: vas@feltrino.bl.it
pec: segreteria.comune.vas.bl@pecveneto.it
web: www.feltrino.bl.it/vas

Storia

Il territorio del Comune di Vas si allunga sulla sinistra orografica del Piave, dal confine con il Comune trevigiano di Segusino fino a Marziai dove inzia l'ambito geografico del Comune di Lentiai. 

Il capoluogo sorge a 218 m dove le Prealpi consentono l'apertura di una conca irregolare, solcata dalla Valle del Piave, sul cui fronte occidentale, oltre il fiume, dominano la collina di Quero e le montagne sovrastanti. 

L'abitato si trova in corrispondenza di un modesto pianoro. Proseguendo lungo la Valle del Piave si incontrano gli altri centri appartenenti al Comune, dislocati in fregio alla strada provinciale: Scalon abbarbicato sulle pendici del monte; Caorera, dalla quale si scorgono alcune cime delle Vette feltrine è posta dirimpetto alla Valle del Sonna in direzione di Feltre, e Marziai (quest'ultimo ricade in parte anche sul territorio di Lentiai). L'ambiente fluviale è quello che ha segnato il profondo rapporto della popolazione di questa terra con il Piave: le sue acque, le sue ghiaie, la sua vegetazione, la pesca, in parte anche la sua navigabilità almeno da una sponda all'altra, il suo ruolo storico e militare come teatro di guerra e come fiume sacro alla Patria. Ma non meno importante è stato ed è tuttora il complesso montuoso che si erge sopra tutti i centri abitati del Comune di Vas, testimone di una economia povera, costretta a misurarsi con le asperità del territorio e con le risorse pascolive e forestali, ma anche di un ambiente particolare che colpisce per la sua semplicità e naturalezza.
La chiesa di S. Leonardo è già citata in fonti molto antiche. Da quelle del '500 risulta che la cappella di Vas dipendeva allora dalla Pieve di Quero. 

L'attuale edificio sacro risale alla seconda metà del '700 e fu pesantemente danneggiato nel corso della Grande Guerra. Conserva una pala attribuita alla scuola del pittore Cima. Particolarmente significativo per linee architettoniche è l'oratorio di S. Antonio restaurato una decina d'anni fa. 

A Scalon la chiesetta è intestata a S. Osvaldo e sorge in posizione elevata e panoramica sulla Valle del Piave. 

A Caorera, invece la chiesa parrocchiale è dedicata a S. Gottardo: la porta d'entrata è abbellita da un bassorilievo bronzeo dello scultore Franco Fiabane con scene di vita paesana, mentre una lapide sul lato orientale ricorda che nella notte tra il 9 e il 10 ottobre 1963, dopo il disastro del Vajont, le acque del Piave raggiunsero il presbiterio della chiesa senza provocare alcuna calamità per intercessione della gloriosa Madonna del Piave. La chiesetta di Marziai è dedicata a S. Apollonia e dipende dalla parrocchiale di Lentiai.