Portale Nordest
 mobile

Comune di Zoppè di Cadore

Zoppè di Cadore

Via Bortolot 19 - 32010 - Zoppè di Cadore (BL)
Veneto

tel: 0437 791000 fax: 0437 791900

e-mail: zoppe@clz.bl.it
pec: comune.zoppedicadore.bl@pecveneto.it
web: www.comune.zoppedicadore.bl.it

Storia

Fa parte dell'ambito geografico zoldano e nello stesso tempo è un paese di buone radici cadorine. 

Anzi si racconta di una leggenda nella quale i cadorini di Gogna per sottrarsi alle atrocità e agli atti vandalici degli Unni sarebbero riparati proprio nell'attuale zona di Zoppè fondando il Castello di Fiès. 

Zoppè si trova all'altezza di 1416 m in una posizione molto bella e panoramica alle pendici del Pelmo e in prossimità del Col Duro che divide Zoppè dall'area di Forcella Cibiana. 

Le caratteristiche paesaggistiche e ambientali ne fanno un centro di apprezzato soggiorno, specialmente nella stagione estiva. I principali nuclei abitati del paese corrispondono ad altrettante borgate: Bortolot, Villa e Sagui. 

La chiesa dedicata a S. Anna risale al 1530 (ma una cappella c'era già in precedenza), fu ampliata a partire dal 1732 e consacrata 5 anni più tardi. Nel 1896 subì fortissimi danneggiamenti per un incendiò che colpì Bortolot provocando la distruzione di molte abitazioni. Quindi in questo secolo, negli anni '30, fu sottoposta ad una ricostruzione. 

La parrocchia è di elezione popolare e fu fondata nel 1843. La storia precedente indica la dipendenza di Zoppè dalla Pieve di S. Floriano: dal 1726 Zoppè fu mansioneria e quindi successivamente curazia dal 1777. 

La chiesa parrocchiale conserva un suggestivo dipinto della Madonna con il Bambino e S. Anna tra S. Paolo e S. Girolamo. La pala di S. Anna è attribuita al pennello di Tiziano Vecellio o alla sua bottega e in più di una circostanza fu strenuamente difesa dagli abitanti di Zoppè per sottrarla al saccheggio e alla requisizione di eserciti invasori. Inoltre vi sono opere lignee di G. B. De Lotto, Angelo Gamba Zampol e Dante Moro. 

L'organo originario era della ditta Zanfretta di Verona e fu bruciato in parte nell'incendio del 1896 e quindi ricostruito. La chiesa ha un altro piccolo organo del '700.