Comune di Fogliano Redipuglia
Fogliano Redipuglia
Via San Michele 11 - 34070 - Fogliano Redipuglia (GO)
Friuli Venezia Giulia
tel: 0481 489177 fax: 0481 488928
e-mail: segretario@com-fogliano-redipuglia.regione.fvg.it
pec: comune.foglianoredipuglia@certgov.fvg.it
web: www.foglianoredipuglia.net
Approfondimenti
Pro Loco Fogliano - RedipugliaSacrario di Redipuglia
Storia
Il toponimo prediale deriva dal latino in -anu da Folius. Il paese viene nominato per la prima volta in un documento del 5 marzo 1284 in villa Folliani. Il toponimo di Redipuglia invece è da confrontare con lo sloveno srédi, in mezzo, e pólje, campo, è nominata per la prima volta in un documento del 5 giugno 1295 in Radopolia.
I due paesi furono feudo aquileiese sino al 1420 quando subentrò Venezia, Fogliano era importante per il suo traghetto sull’Isonzo. Secondo gli storici, avrebbe avuto una posizione assai diversa da quella attuale.
Il fiume infatti formava allora, quasi certamente un lago fra Piedimonte di Gorizia, la Mainizza, S. Grado di Merna e Gradisca, le cui acque, attraverso un corso sotterraneo defluivano nel vallone ed andavano ad alimentare le sorgenti del Timavo che allora sfociava in mare con sette o nove bocche.
Poi il lago avrebbe rotto lo sbarramento di Gradisca aprendosi vari corsi verso il mare formando così il ramo di Romans, che andava a confluire nel Torre tra Campolongo e Ruda e il ramo che correva verso Fogliano e Ronchi, finché una grande alluvione nel 1490 unì i due corsi in un solo fiume.
Storicamente la zona segui le sorti di Gradisca. Nel 1805 fu formato il Comune di Fogliano di Monfalcone che allora contava 40 case e 305 abitanti mentre le frazioni di Polazzo e Redipuglia assieme contavano 34 case con 193 abitanti. Il paese era dedito da tempo alla lavorazione del vimini e sotto l’Austria questa attività fu sostenuta tanto che i panieri e i cesti di Fogliano era noti in parecchi paesi europei.
La prima guerra mondiale segnò per Fogliano e le frazioni di Polazzo e Redipuglia la pressoché completa distruzione. Quando il comando dell’esercito austro-ungarico, comandò l’evacuazione per poter provvedere all’allagamento di questi territori per impedire l’avanzata italiana, fu veramente la fine di questi antichi paesi.
Essi furono poi completamente ricostruiti e modernizzati nel dopoguerra.
I due paesi furono feudo aquileiese sino al 1420 quando subentrò Venezia, Fogliano era importante per il suo traghetto sull’Isonzo. Secondo gli storici, avrebbe avuto una posizione assai diversa da quella attuale.
Il fiume infatti formava allora, quasi certamente un lago fra Piedimonte di Gorizia, la Mainizza, S. Grado di Merna e Gradisca, le cui acque, attraverso un corso sotterraneo defluivano nel vallone ed andavano ad alimentare le sorgenti del Timavo che allora sfociava in mare con sette o nove bocche.
Poi il lago avrebbe rotto lo sbarramento di Gradisca aprendosi vari corsi verso il mare formando così il ramo di Romans, che andava a confluire nel Torre tra Campolongo e Ruda e il ramo che correva verso Fogliano e Ronchi, finché una grande alluvione nel 1490 unì i due corsi in un solo fiume.
Storicamente la zona segui le sorti di Gradisca. Nel 1805 fu formato il Comune di Fogliano di Monfalcone che allora contava 40 case e 305 abitanti mentre le frazioni di Polazzo e Redipuglia assieme contavano 34 case con 193 abitanti. Il paese era dedito da tempo alla lavorazione del vimini e sotto l’Austria questa attività fu sostenuta tanto che i panieri e i cesti di Fogliano era noti in parecchi paesi europei.
La prima guerra mondiale segnò per Fogliano e le frazioni di Polazzo e Redipuglia la pressoché completa distruzione. Quando il comando dell’esercito austro-ungarico, comandò l’evacuazione per poter provvedere all’allagamento di questi territori per impedire l’avanzata italiana, fu veramente la fine di questi antichi paesi.
Essi furono poi completamente ricostruiti e modernizzati nel dopoguerra.