Comune di Gorizia
Gorizia
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Approfondimenti
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Storia
L'origine di Gorizia resta avvolta nella leggenda. È probabile che in epoca romana, sul colle dove ora sorge il castello, esistesse una vedetta come testimoniano i resti romani trovati nei dintorni. Il suo territorio era incluso nella "X regio Italica".
Notizie certe le abbiamo solo dal diploma del 28 aprile 1001, quando Ottone III cede al Patriarca Giovanni IV metà del castello di Salcano e della "villa che nella lingua degli Slavi è detta Goriza", con la metà di tutti i territori posti fra l'Isonzo, il Vipacco, l'Ortorna (Vertobinbach nelle valli del Vipacco) e i gioghi delle Alpi. Il dominio passa agli Eppenstein e quindi ai conti di Lurn e Pusteria che la tengono fino al '500, facendola centro della Contea Principesca di Gorizia.
Dopo la morte dell'ultimo conte sovrano (12 aprile 1550) diviene stato ereditario degli Asburgo, ma il capoluogo mantiene privilegi di autonomia cittadina, a carattere italiano.
Occupata una prima volta dai francesi nel 1805, fa parte delle province illiriche del regno napoleonico dal 1809 al 1813 per ritornare poi all'Austria.
Violentissime sono state nella I guerra mondiale le battaglie per il possesso di Gorizia. Conquistata dalle truppe italiane il 9 agosto 1916, venne perduta nel 1917 e definitivamente ripresa il 7 novembre 1918.
Nell'ultimo conflitto mondiale, seguì le sorti del Friuli fino sul finire, quando subì l'occupazione di formazioni partigiane jugoslave. Dopo un lungo travaglio, venne restituita all'Italia il 16 settembre 1947, perdendo circa i tre quinti del suo territorio comunale, per lo spostamento del confine con la Jugoslavia.