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Comune di Piazzola sul Brenta

Piazzola sul Brenta

Viale Silvestro Camerini 3 - 35016 - Piazzola sul Brenta (PD)
Veneto

tel: 049 9697911 fax: 049 9697930

e-mail: protocollo@comune.piazzola.pd.it
pec: piazzolasulbrenta.pd@cert.ip-veneto.net
web: www.comune.piazzola-sul-brenta.pd.it

Approfondimenti

Villa Contarini

Storia

Nell’Alta Padovana, a pochi chilometri a nord ovest di Padova, sorge Piazzola sul Brenta: un centro che, lungo i secoli, ha alternato periodi di grandezza a periodi di abbandono e di decadimento. Sin dall’inizio, infatti, il destino di Piazzola fu intimamente legato alle alterne fortune della sua villa e delle nobili famiglie che la abitarono. 

Uno tra i primi documenti che parla dell’esistenza di Piazzola è una sentenza del 1229 emessa da Giovanni Donaldo podestà di Padova nei confronti di un certo Martinello da Piazzola notaio. Ma il borgo doveva essere sorto antecedentemente, probabilmente verso il 900 d.C. come castello contro le invasioni ungare.
Un piccolo accenno al nome: nei documenti Piazzola viene via via indicata come Plateola, Placeola e Placjola. La forma latina più antica, Plateola, non sembra risalire all’epoca romana, ma essere ben più recente. Secondo gli storici tale nome non sarebbe esistito prima del 1000. 

Ricordando l’aspetto della regione, su cui si stendevano fitti boschi, è facile pensare che il toponimo sia il diminutivo derivato da placea, o da placia, che nel latino medioevale indica sia uno spazio di terreno in mezzo al bosco sgombro dalla vegetazione, come quello che appariva lungo il fiume, sia un luogo fortificato, quale poteva essere il castello costruito nell’ampia insenatura del Brenta. 

Torniamo all’origine storica di Piazzola. Dagli studiosi sapiamo che a causa delle invasioni barbariche, soprattutto in seguito alle scorrerie degli Ungari e alla sanguinosa sconfitta subita da Berengario nel 899 sulle rive del Brenta, molti villaggi veneti si fortificarono. Si potrebbe perciò ipotizzare che verso l’anno 900 sia stato edificato anche il Castello di Piazzola. 

Fu sempre a causa delle scorribande degli Ungari nell’Italia settentrionale che alcune famiglie milanesi furono costrette a trovare rifugio a Padova. Fra queste quella dei Dente, un esponente del quale fu il primo conte del Castello di Piazzola. 

I Dente vi ebbero dominio, a parte una breve parentesi in cui il castello fu posseduto dal potente Ezzelino III da Romano, fino alla metà del 1200 quando vendettero la proprietà ad Alessandro Belludi. La famiglia dei Belludi, di origini popolane, si era arricchita in breve tempo con il commercio delle pelli, e Alessandro Belludi, pelliparius (pellicciaio), acquistò il Castello di Piazzola e i 422 campi annessi per innalzare se stesso e la sua famiglia dalla classe dei "popularis" a quella dei "nobiles castellani". 

Il Castello di Piazzola, ereditato dal figlio Zambonetto Belludi che conduceva vita alquanto sregolata, fu confiscato nel 1315 dal Comune di Padova e da questi ceduto, tra il 1316 e il 1318, a Nicolò da Carrara. I Carraresi, signori di Padova, tennero Piazzola come feudo di famiglia fino al 1413, anno in cui, per le nozze di Maria Carrara con Nicolò Contarini, passò alla nobile famiglia veneziana dei Contarini. 

Ebbe così inizio un lungo periodo in cui Piazzola intreccia le sue vicende a quelle delle nobili casate della Serenissima.