Comune di Castelnovo del Friuli
Castelnovo del Friuli
Via Paludea 63 - 33090 - Castelnovo del Friuli (PN)
Friuli Venezia Giulia
tel: 0427 90040 fax: 0427 907840
e-mail: protocollo@com-castelnovo-del-friuli.regione.fvg.it
pec: comune.castelnovodelfriuli@certgov.fvg.it
web: www.comune.castelnovo-del-friuli.pn.it
Storia
Il capoluogo è sito nella vallata del torrente Cosa tra boschi e verdi prati in un gradevole panorama. Il toponimo deriva dal latino Castrum novum, infatti in località Vigna c’era un maniero di origine tedesca che dapprima si chiamò «Neuhaus» (casa nuova).
Un qualche attività umana comincia ad esserci dal XI secolo a.C., come testimoniano dei ritrovamenti. Dobbiamo tuttavi aspettare molti secoli per avere delle tracce storiche significative.
Il castello che da il nome al comune, infatti, sorse attorno al X secolo. Appartenne ai conti di Gorizia e poi ai signori di Castelnuovo. Nel 1275 Federico di Pinzano, lo ottenne dal Patriarca Raimondo della Torre per poi passare ai da Camino, al Vescovo di Ceneda ed ad altri feudatari, tra i quali i signori di Spilimbergo.
Anche Castelnovo nel 1348 fu colpito da un rovinoso terremoto (25 gennaio) e dalla famosa epidemia di peste nera.
Nel 1509 il maniero fu preso da Girolamo Savorgnan del Monte che ne fu investito dalla Serenissima. La separazione dalla Patria del Friuli di questo possedimento fu decretata il 13 luglio 1672. Il dominio dei Savorgnan fu duro e mal sopportato dalla popolazione. La perdita della sua funzione militare condannò il castello alla rovina.
Un documento del 1784 ci testimonia le condizioni di vita particolarmente grame degli abitanti. Su 1600 circa censiti, pare che 500 fossero costretti a cercare altrove fortuna, mentre 659 si videro obbligati a mendicare.
Caduta la repubblica di Venezia nel 1797, dopo la breve parentesi napoleonica, fu soggetto all’Austria. Nel 1856 morì l’ultimo Savorgnan, fatto che comportò l’arrivo di una maggiore libertà e la concreta cessazione del regime feudale. Nel 1866, Castelnovo, con tutto il Friuli, si riunì all’Italia.
Un qualche attività umana comincia ad esserci dal XI secolo a.C., come testimoniano dei ritrovamenti. Dobbiamo tuttavi aspettare molti secoli per avere delle tracce storiche significative.
Il castello che da il nome al comune, infatti, sorse attorno al X secolo. Appartenne ai conti di Gorizia e poi ai signori di Castelnuovo. Nel 1275 Federico di Pinzano, lo ottenne dal Patriarca Raimondo della Torre per poi passare ai da Camino, al Vescovo di Ceneda ed ad altri feudatari, tra i quali i signori di Spilimbergo.
Anche Castelnovo nel 1348 fu colpito da un rovinoso terremoto (25 gennaio) e dalla famosa epidemia di peste nera.
Nel 1509 il maniero fu preso da Girolamo Savorgnan del Monte che ne fu investito dalla Serenissima. La separazione dalla Patria del Friuli di questo possedimento fu decretata il 13 luglio 1672. Il dominio dei Savorgnan fu duro e mal sopportato dalla popolazione. La perdita della sua funzione militare condannò il castello alla rovina.
Un documento del 1784 ci testimonia le condizioni di vita particolarmente grame degli abitanti. Su 1600 circa censiti, pare che 500 fossero costretti a cercare altrove fortuna, mentre 659 si videro obbligati a mendicare.
Caduta la repubblica di Venezia nel 1797, dopo la breve parentesi napoleonica, fu soggetto all’Austria. Nel 1856 morì l’ultimo Savorgnan, fatto che comportò l’arrivo di una maggiore libertà e la concreta cessazione del regime feudale. Nel 1866, Castelnovo, con tutto il Friuli, si riunì all’Italia.