Comune di San Giorgio della Richinvelda
San Giorgio della Richinvelda
Via Richinvelda 15 - 33095 - San Giorgio della Richinvelda (PN)
Friuli Venezia Giulia
tel: 0427 968611 fax: 0427 968625
e-mail: segreteria@com-san-giorgio-della-richinvelda.regione.fvg.it
pec: comune.sangiorgiodellarichinvelda@certgov.fvg.it
web: www.richinvelda.it
Approfondimenti
Alfredo PecileNane Zavagno
Storia
Il nome di S. Giorgio compare per la prima volta in una bolla di papa Giovanni XV, con la quale si riconosceva l’autorità della chiesa matrice di S. Giorgio. Ma è noto che il territorio era abitato sin dall’epoca romana ed era percorso da una strada chiamata Germanica o Giulia.
I campi e le praterie circostanti furono teatro di sanguinose battaglie ai tempi dei Romani, dei barbari e dei Patriarchi di cui sono stati ritrovati numerosi reperti.
Presso S. Giorgio vi è una zona piana che si chiama Richinvelda, il toponimo è un nome composto dal personale longobardo Arichis e dal germanico Wald “bosco”. In particolare questo era il bosco patriarcale per antonomasia, il Waldum, che si estendeva quasi senza interruzione dal Tagliamento al Livenza. Verrà progressivamente abbattuto per soddisfare le esigenze di legname dell’Arsenale di Venezia.
Nei pressi di San Giorgio della Richinvelda, il 6 giugno del 1350, in un agguato fu ucciso il Patriarca di Aquileia Beato Bertrando di S. Genesio, uno dei personaggi più illustri della storia del Friuli, dagli uomini di Enrico di Spilimbergo. Il corpo fu spedito a Udine su di un carro.
Le cause di questo assassinio sono da ritenersi dal fatto che il Patriarca beneficava, proteggeva e rafforzava le comunità città di Udine, Sacile e Gemona, forza fondante del potere patriarchino e risultando così inviso a Cividale, che vedeva così limitato il suo potere e ai vari feudatari al seguito dei Conti di Gorizia. Questo tragico avvenimento scosse profondamente tutto il Friuli. Un cippo ricorda il fatto.
S. Giorgio segui sorti analoghe altri comuni friulani. La dominazione veneziana fu funestata dalle invasioni turche e dalle carestie. Dopo l’arrivo delle truppe napoleoniche e il trattato di Campoformido, subentrò il governo austriaco fino al 1866 quando fu annesso al Regno d’Italia.
Nel 1867 con regio decreto n. 3893, fu ufficialmente aggiunto al nome di San Giorgio la specifica della Richinvelda.
I campi e le praterie circostanti furono teatro di sanguinose battaglie ai tempi dei Romani, dei barbari e dei Patriarchi di cui sono stati ritrovati numerosi reperti.
Presso S. Giorgio vi è una zona piana che si chiama Richinvelda, il toponimo è un nome composto dal personale longobardo Arichis e dal germanico Wald “bosco”. In particolare questo era il bosco patriarcale per antonomasia, il Waldum, che si estendeva quasi senza interruzione dal Tagliamento al Livenza. Verrà progressivamente abbattuto per soddisfare le esigenze di legname dell’Arsenale di Venezia.
Nei pressi di San Giorgio della Richinvelda, il 6 giugno del 1350, in un agguato fu ucciso il Patriarca di Aquileia Beato Bertrando di S. Genesio, uno dei personaggi più illustri della storia del Friuli, dagli uomini di Enrico di Spilimbergo. Il corpo fu spedito a Udine su di un carro.
Le cause di questo assassinio sono da ritenersi dal fatto che il Patriarca beneficava, proteggeva e rafforzava le comunità città di Udine, Sacile e Gemona, forza fondante del potere patriarchino e risultando così inviso a Cividale, che vedeva così limitato il suo potere e ai vari feudatari al seguito dei Conti di Gorizia. Questo tragico avvenimento scosse profondamente tutto il Friuli. Un cippo ricorda il fatto.
S. Giorgio segui sorti analoghe altri comuni friulani. La dominazione veneziana fu funestata dalle invasioni turche e dalle carestie. Dopo l’arrivo delle truppe napoleoniche e il trattato di Campoformido, subentrò il governo austriaco fino al 1866 quando fu annesso al Regno d’Italia.
Nel 1867 con regio decreto n. 3893, fu ufficialmente aggiunto al nome di San Giorgio la specifica della Richinvelda.