Comune di Oderzo
Oderzo
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Veneto
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Storia
L'attuale centro storico si è sviluppato essenzialmente in tre fasi: la prima corrisponde al periodo successivo all'anno mille, quando viene edificato il borgo fortificato immediatamente a sud e ad ovest di Piazza Grande, nucleo della vita sociale e religiosa della città: si tratta delle cosiddette contrade Rossa e del Cristo, che presentano strade strette e perpendicolari, forse l'unico richiamo alla pianta romana, con lastricatura a ciottolato, in parte ristrutturata negli anni novanta. La zona era contenuta in una cinta muraria quadrilatera, i cui vertici corrispondono attualmente al campanile del Duomo e al Torreson, entrambi edificati sulla base di due vecchie torri rispettivamente nel 1596 e nel 1995, alla Piramide (vedi) e alla piccola rotatoria di Piazza Castello.
Le mura avevano tre porte di accesso: porta Trevisana, ovvero l'attuale Torresin, da cui entrava la strada Callalta, che conduceva a Treviso; porta Friuli o di Stalla, demolita nell'Ottocento, in prossimità del Monticano; porta San Martino, sita presso l'attuale l'imbocco di via Roma in piazza Castello. Il borgo fortificato sorgeva a pochi metri dal fiume Monticano, ovvero il confine naturale e civile con il territorio di Camino e quindi con la giurisdizione di Portobuffolè.
Già a partire dal XIII secolo iniziò l'espansione del borgo all'esterno delle mura, in particolare lungo la Callalta, ovvero l'attuale Borgo Maggiore (via Umberto I); ancor oggi questa zona è parzialmente circondata dal Gattolè, un canale artificiale scavato dai Caminesi e collegato al Monticano e al fossato che circondava le mura, interrato tra Settecento e Ottocento. Le strade di Borgo Maggiore presentano un'ampiezza maggiore e sono lastricate in pavé.
Durante la dominazione veneziana la città si sviluppò in particolare ancora più a sud, lungo l'attuale via Garibaldi, con edifici disposti su lotti stretti e allungati (il cosiddetto "lotto gotico"), e verso nord-ovest, arrivando così in prossimità dei vari conventi edificati in periferia nello stesso periodo.
La città vide a partire dalla fine dell'Ottocento una lunga fase di espansione urbana, che è proseguita, con poche interruzioni, fino ai giorni nostri, non sempre nel rispetto della storia e dell'estetica della città, per i discutibili restauri e per le demolizioni di edifici antichi. Nel primo Novecento la città iniziò ad espandersi in ogni direzione, compresa la sinistra Monticano, nel frattempo diventata parte del Comune di Oderzo, con il risultato che oggi il capoluogo è, di fatto, contiguo alle zone periferiche di alcune frazioni.
A partire dagli anni del boom economico, alcuni condomini hanno fatto la loro ingombrante comparsa in centro; un maggior attenzione all'aspetto estetico e all'impatto ambientale delle nuove lottizzazioni si è avuta soltanto a partire dalla fine degli anni ottanta.
Attualmente sta facendo parecchio discutere la costruzione di un parco commerciale a nord della città, presso la zona detta "dei masotti", per le conseguenze che potrebbe avere sul già malridotto assetto idrogeologico di tutto il territorio comunale.
A Oderzo è presente un ospedale, una Tenenza dei Carabinieri e una Tenenza della Guardia di Finanza. La Tenenza dei Carabinieri è in via di ampliamento per l'insufficiente spazio disponibile nell'attuale edificio, che compromette la piena operatività del corpo. Nell'ultimo periodo è stato potenziato il numero di mezzi e uomini del Comando dei Vigili Urbani di Oderzo, legato sempre a motivi di sicurezza e del controllo del territorio.
Le mura avevano tre porte di accesso: porta Trevisana, ovvero l'attuale Torresin, da cui entrava la strada Callalta, che conduceva a Treviso; porta Friuli o di Stalla, demolita nell'Ottocento, in prossimità del Monticano; porta San Martino, sita presso l'attuale l'imbocco di via Roma in piazza Castello. Il borgo fortificato sorgeva a pochi metri dal fiume Monticano, ovvero il confine naturale e civile con il territorio di Camino e quindi con la giurisdizione di Portobuffolè.
Già a partire dal XIII secolo iniziò l'espansione del borgo all'esterno delle mura, in particolare lungo la Callalta, ovvero l'attuale Borgo Maggiore (via Umberto I); ancor oggi questa zona è parzialmente circondata dal Gattolè, un canale artificiale scavato dai Caminesi e collegato al Monticano e al fossato che circondava le mura, interrato tra Settecento e Ottocento. Le strade di Borgo Maggiore presentano un'ampiezza maggiore e sono lastricate in pavé.
Durante la dominazione veneziana la città si sviluppò in particolare ancora più a sud, lungo l'attuale via Garibaldi, con edifici disposti su lotti stretti e allungati (il cosiddetto "lotto gotico"), e verso nord-ovest, arrivando così in prossimità dei vari conventi edificati in periferia nello stesso periodo.
La città vide a partire dalla fine dell'Ottocento una lunga fase di espansione urbana, che è proseguita, con poche interruzioni, fino ai giorni nostri, non sempre nel rispetto della storia e dell'estetica della città, per i discutibili restauri e per le demolizioni di edifici antichi. Nel primo Novecento la città iniziò ad espandersi in ogni direzione, compresa la sinistra Monticano, nel frattempo diventata parte del Comune di Oderzo, con il risultato che oggi il capoluogo è, di fatto, contiguo alle zone periferiche di alcune frazioni.
A partire dagli anni del boom economico, alcuni condomini hanno fatto la loro ingombrante comparsa in centro; un maggior attenzione all'aspetto estetico e all'impatto ambientale delle nuove lottizzazioni si è avuta soltanto a partire dalla fine degli anni ottanta.
Attualmente sta facendo parecchio discutere la costruzione di un parco commerciale a nord della città, presso la zona detta "dei masotti", per le conseguenze che potrebbe avere sul già malridotto assetto idrogeologico di tutto il territorio comunale.
A Oderzo è presente un ospedale, una Tenenza dei Carabinieri e una Tenenza della Guardia di Finanza. La Tenenza dei Carabinieri è in via di ampliamento per l'insufficiente spazio disponibile nell'attuale edificio, che compromette la piena operatività del corpo. Nell'ultimo periodo è stato potenziato il numero di mezzi e uomini del Comando dei Vigili Urbani di Oderzo, legato sempre a motivi di sicurezza e del controllo del territorio.