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Comune di Campolongo Tapogliano

Campolongo Tapogliano

Piazza Indipendenza, 2 - 33040 - Campolongo Tapogliano (UD)
Friuli Venezia Giulia

tel: 0431 99092 fax: 0431 973707

e-mail: sindaco@com-campolongo-tapogliano.regione.fvg.it
pec: comune.campolongotapogliano@certgov.fvg.it
web: www.tapogliano.fvg.it

Storia

 
Il primo documento storico che nomina per la prima volta Campolongo al Torre è del XIV il quale cita: «Collette imposte dal Capitolo di Aquileia ai massari della Carripa e Dapiferato, al ritorno del Patriarca, così come stanno esposte nella nota seguente in Butrio, Orasaria, Campolongo e Visco, San Pietro d’Isonzo». Questo afferma che nel 1327 i “massari” vale a dire i “coloni”  di Campolongo si trovavano sotto l’amministrazione della Capitolo Patriarcale di Aquileia. Nel 1420 Campolongo, come tanti altri territori circostanti, era dominata dalla Serenissima e governata da “degani” appartenenti al territorio e da “notari” veneti. Più avanti Campolongo fu introdotta nella giurisdizione del territorio arciducale austriaco, in questo periodo fu danneggiata dalle aggressioni straniere istigate dall’Impero austriaco. Nei commentari della Guerra Moderna, il giureconsulto gradiscano, Biagio Rith di Colemberg dichiara che: «il dì ventesimo primo del mese di maggio nel 1616 alcuni arciducali, sostando fuori di Gradisca, saccheggiò la Villa di Campolongo, assai stimata dai Veneti». In diversi momenti Campolongo fu devastata, le cronache raccontano che in questa fase di razzia arciducale tutto il curato fu ucciso, la parrocchia incendiata insieme all’archivio e furono distrutti campi e bestiame. Con la caduta della Repubblica di Venezia nel 1797, Campolongo non appartiene più a questa ma venne a formar parte del Regno Italico e più avanti fu conferito all’Impero Asburgico. Gli ultimi scontri che si realizzarono fra eserciti del Regno d’Italia e dell’Impero austriaco, finirono durante la terza Guerra d’Indipendenza, rimanendo alla fine dominio dell’Impero austriaco. Solo 1918 periodo della Prima Guerra Mondiale Campolongo fu annesso all’Italia.  Nel 1930 si ebbe un riordinamento dell'amministrazione, in dipendenza della costituzione in un unico Comune dei Comuni di Campolongo e di Tapogliano, divisi nuovamente nel dopoguerra. Tra i vari edifici d’importanza artistica si trova la chiesetta di S. Leonardo, la chiesa di S. Giorgio Martire, e di S. Maria Assunta. La chiesetta di S. Leonardo risale al XVII secolo, la struttura architettonica segue la tipologia della maggioranza delle chiese in tutto il Friuli, l’altare ligneo che si trova all’interno della chiesa è attribuibile all’anno 1665. La chiesa è descritta dallo storico Giuseppe Marchetti in questo modo: «Costruzione probabilmente del primo Seicento senza notevoli alterazioni. Aula rettangolare con travi visibili; presbiterio quadrato con volta a botte; arco del coro a tutto sesto. Portico a capanna sostenuto da due robusti pilastri angolari. Facciata liscia nascosta quasi interamente dal portico; porta rettangolare con forte architrave; una finestra rettangolare aperta o ampliata posteriormente su ciascun fianco dell’aula; una piccola sempre rettangolare su ciascun fianco del coro. Cornice liscia sagomata sotto la gronda. Muratura in sassi intonacata, copertura in coppi». La chiesa di S. Giorgio Martire fu costruita negli ultimi anni del XVII secolo e fu consacrata nel 1736 come indica l’iscrizione, incisa sull’architrave del portale “1696 DIVO GEORGIO 1736”. La facciata esterna si trova divisa da due lesene con la presenza di quattro nicchie ai lati. Nella sezione centrale si trova una finestra rettangolare, sopra la porta principale in pietra bianca lavorata a bugnato, si trova l’architrave, dove si può leggere l’iscrizione prima descritta, l’architrave regge le teste di quattro cherubini con le ali spiegate. Il campanile fu modificato in tre occasioni tra il 1755 e il 1770. La chiesa di S. Maria Assunta si trova nella frazione di Cavenzano e fu costruita tra il 1766 e il 1795. All’esterno la facciata è divisa in due sezioni da una cornice liscia con ornamenti, queste due sezioni a loro volta sono divise da due lesene, nella parte superiore si trova una finestra rettangolare, e alla fine il tamburo triangolare con un’apertura circolare al centro. All’interno della chiesa si trova la navata centrale nella quale si aprono finestre rettangolari che assieme a quello della facciata centrale esterna illuminano l’interno finendo nel presbiterio a pianta rettangolare con il soffitto a volta. Anche il campanile di questa chiesa fu costruito in tre occasioni tra il 1769 e il 1884.