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Comune di Pozzuolo del Friuli

Pozzuolo del Friuli

Via XX Settembre 31 - 33050 - Pozzuolo del Friuli (UD)
Friuli Venezia Giulia

tel: 0432 669016 fax: 0432 669343

e-mail: segretario@com-pozzuolo-del-friuli.regione.fvg.it
pec: comune@pec.com-pozzuolo-del-friuli.regione.fvg.it
web: www.comune.pozzuolo.udine.it

Approfondimenti

Tranquillo Marangoni

Storia

Il nome deriva dal latino puteus che significa “pozzo”. Infatti sin dall’epoca romana qui vi era un pozzo e si dice che sia stato fatto costruire da Giulio Cesare.

Nel periodo preistorico qui c’era un importante insediamento abitativo, che è venuto alla luce dopo una campagna di scavi iniziata nel 1985. È considerato tra i più importanti d’Italia.

In epoca romana la zona era attraversata dalla Via Julia Augusta che portava ad Aquileia.

Nel 921 per la prima volta viene nominata la zona “quoddam castellum quod dicitur Puzolium” per la donazione che Berengario I fece del Castello e del villaggio al Patriarca di Aquileia Federico. Il luogo aveva un’importanza militare confermata nel 1119. Mentre nel 1130 un documento riporta “de loco Puzolo”.

La pieve di S. Andrea a Pozzuolo di cui si ha notizia sin dal 921 fu dal Patriarca Wolfger l’8 novembre 1210 data alla Chiesa di Aquileia. Egli voleva che essa, dopo aver provveduto ai preti che officiavano, coi redditi procurasse gli oggetti sacri ed altri ornamenti per il decoro della cattedrale aquileiese.

Il 21 aprile 1411 i Cividalesi assaltarono Pozzuolo, tenuto dagli Udinesi e molti furono i morti e i feriti da ambo le parti.

Passata sotto la repubblica Veneta, Pozzuolo dovette poi patire le scorrerie turche che nel 1477 la rasero al suolo. Risorto timidamente, nel 1499 fu di nuovo devastato e incendiato dai Turchi.

Alla caduta di Venezia 1797 per il trattato di Campoformido Pozzuolo segui le sorti di Udine e degli altri comuni del Friuli e, salvo il breve periodo francese, rimase sotto il dominio austriaco sino al 1866.

Il 29 e 30 ottobre 1917 il nome di Pozzuolo si inserisce nelle vicende della grande guerra.
In quei giorni, infatti, si svolse una battaglia condotta dai Reggimenti di cavalleria 4° Genova e 5° Novara (chiamato poi Pozzuolo del Friuli) e dalla brigata di fanteria Bergamo.

I soldati, aiutati dalla stessa popolazione civile, si sacrificarono per contrastare l’avanzata austro-tedesca, inchiodando nella zona le avanguardie nemiche per oltre 24 ore, dando così la possibilità alla 3ª Armata di attraversare il Tagliamento e mettersi in salvo.