Portale Nordest
 mobile

Comune di Rive d'Arcano

Rive d'Arcano

Piazza I Maggio 1 - 33030 - Rive d'Arcano (UD)
Friuli Venezia Giulia

tel: 0432 809711 fax: 0432 809083

e-mail: segreteria@com-rive-d-arcano.regione.fvg.it
pec: comune.rivedarcano@certgov.fvg.it
web: www.comune.rivedarcano.ud.it

Aziende del comune

Beauty 2000
Trattoria Al Gnotul

Approfondimenti

Forte Col Roncone, Rive D'Arcano
Giovanni Mauro D'Arcano
Pieve di San Martino, Rive d'Arcano

Storia

La zona fu certamente abitata nel periodo preistorico come dimostra un castelliere alla confluenza di due fiumi dove era stato costruito con un rialzo alto circa 5 metri e lungo 60.

Qui stanziarono delle tribù nel 1000 a.C. Scarse sono le tracce di epoca romana, benché sicuramente abitata, mentre nel Medioevo fu soggetta alla signoria degli Arcano, illustre famiglia i cui fasti hanno inizio con Leonardo de Cronu (1161) così chiamato per un castello su un corso d’acqua omonimo nei pressi di S. Daniele.

Suo figlio Ropretto (1167-1211) diede origine ai Tricano (o Arcano), nonché ai signori di Moruzzo ed ai conti Asquini, consignori di Fagagna.

Le prime notizie sulla pieve di Arcano come comunità indipendente risalgono al 1077; nella bolla del Patriarca Gotofredo del 1184 è storicamente provata l’esistenza della pieve di S. Martino in Rive d’Arcano.

Due erano i castelli, il primitivo detto di S. Mauro sorgeva sulle alture presso il Corno ove ora c’è la chiesetta di S. Mauro e si dice, dato che non vi sono documenti che lo attestano, che fu distrutto dai Turchi nel XV secolo, mentre fu risparmiata solo la chiesetta.

L’altro con il nome di Tricano ebbe varie traversie ma è giunto a noi ben conservato.

Nel 1238 Bertoldo di Tricano, ad espiazione dei suoi peccati, concesse ampia libertà agli abitanti. Anche questi signori furono protagonisti nelle lotte nobiliari in Friuli e, come gli altri osteggiarono alternamente il conte di Gorizia e il Patriarca di Aquileia, del quale erano Marescialli e Gonfalonieri. Nel 1299 Leonardo d’Arcano dovette consegnare ai nemici del Patriarca cavalli e bandiere.

Distrutto il primo castello, rimase il secondo tutt’oggi esistente, con ampie sale e mobilio di assai pregiato. Gli Arcano sedevano nel Parlamento Friulano, entrarono nel Consiglio Nobile di Udine e nell’Ordine di Malta.

Nel 1667 furono creati conti. Possedettero pure in Friuli i castelli di Montereale, Buia, Moruzzo, e quello di Castelvenere in Istria.

La località passò nel 1420 a Venezia e segui storicamente le vicissitudini degli altri comuni circostanti.