Comune di Sedegliano
Sedegliano
Via XXIV Maggio 2 - 33039 - Sedegliano (UD)
Friuli Venezia Giulia
tel: 0432 915519 fax: 0432 915025
e-mail: segreteria@com-sedegliano.regione.fvg.it
pec: comune.sedegliano@certgov.fvg.it
web: www.comune.sedegliano.ud.it
Approfondimenti
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Storia
Il luogo, il cui toponimo è prediale in -anu da Setilius o da Sedilius, è di origine antichissima. Fu abitato dagli Euganei prima e dai Veneto-Illirici poi, e fu uno dei centri più importanti della civiltà paleo-veneta.
A testimonianza il suo castelliere, a un chilometro a sud del paese in direzione Gradisca, che misura m 185x150 con un terrapieno alto m 4 che si abbassa verso l’interno con dei gradoni. Anche se ora è stato livellato, resta l’esempio più vistoso e ben conservato di tutto il Veneto di Castelliere non posteriore al sec. VI a.C.
Col sopraggiungere dei Romani anche Sedegliano fu colonizzato. L’abitato si trovava sulla strada costruita durante l’impero di Augusto, che da Concordia Sagittaria, passava per Codroipo e si dirigeva a S. Daniele congiungendosi, a Ospedaletto nei pressi di Gemona, alla Julia Augusta.
Al periodo relativamente tranquillo sotto i Longobardi e i Franchi seguirono, attorno al X secolo, le terribili invasioni degli Ungari. Per tale motivo Sedegliano fu munita di una cortina: una specie di fortezza costituita da tre o quatto muri concentrici, di cui oggi rimane la fossa più interna che circondava la rocca. Dei territori di Sedegliano furono investite le famiglie di Castello e Valvasone.
Nel 1309 se ne impadronirono Rizzardo da Camino, il conte di Gorizia e i signori di Spilimbergo che abbatterono la torre e bruciarono la cortina. Ripristinate le difese, ritornò ai Valvasone che erano vassalli del conte di Gorizia.
Qui nel 1365 si tenne un consiglio del Parlamento Friulano dove il Vescovo di Concordia elevò proteste contro i di Prampero che si erano impadroniti del maniero di Cusano. Per nuovi disordini il Consiglio di Udine decise nel 1388 di dare la località alle fiamme.
Il luogo venne spesso assediato e devastato, conquistato e perduto dai feudatari della zona. Divenuto feudo della Repubblica di Venezia questa lo assegnò sino al 1550 ai conti di Gorizia. Dopo quattro secoli di dominazione veneziana nei quali la sua storia di si identifica con quella di tutto il Friuli, Sedegliano venne annesso al Regno d’Italia nel 1866.
Oggi Sedegliano è un centro agricolo con attività artigianali e industriali.
A testimonianza il suo castelliere, a un chilometro a sud del paese in direzione Gradisca, che misura m 185x150 con un terrapieno alto m 4 che si abbassa verso l’interno con dei gradoni. Anche se ora è stato livellato, resta l’esempio più vistoso e ben conservato di tutto il Veneto di Castelliere non posteriore al sec. VI a.C.
Col sopraggiungere dei Romani anche Sedegliano fu colonizzato. L’abitato si trovava sulla strada costruita durante l’impero di Augusto, che da Concordia Sagittaria, passava per Codroipo e si dirigeva a S. Daniele congiungendosi, a Ospedaletto nei pressi di Gemona, alla Julia Augusta.
Al periodo relativamente tranquillo sotto i Longobardi e i Franchi seguirono, attorno al X secolo, le terribili invasioni degli Ungari. Per tale motivo Sedegliano fu munita di una cortina: una specie di fortezza costituita da tre o quatto muri concentrici, di cui oggi rimane la fossa più interna che circondava la rocca. Dei territori di Sedegliano furono investite le famiglie di Castello e Valvasone.
Nel 1309 se ne impadronirono Rizzardo da Camino, il conte di Gorizia e i signori di Spilimbergo che abbatterono la torre e bruciarono la cortina. Ripristinate le difese, ritornò ai Valvasone che erano vassalli del conte di Gorizia.
Qui nel 1365 si tenne un consiglio del Parlamento Friulano dove il Vescovo di Concordia elevò proteste contro i di Prampero che si erano impadroniti del maniero di Cusano. Per nuovi disordini il Consiglio di Udine decise nel 1388 di dare la località alle fiamme.
Il luogo venne spesso assediato e devastato, conquistato e perduto dai feudatari della zona. Divenuto feudo della Repubblica di Venezia questa lo assegnò sino al 1550 ai conti di Gorizia. Dopo quattro secoli di dominazione veneziana nei quali la sua storia di si identifica con quella di tutto il Friuli, Sedegliano venne annesso al Regno d’Italia nel 1866.
Oggi Sedegliano è un centro agricolo con attività artigianali e industriali.