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Comune di Cona

Cona

Piazza Cesare De Lotto 15 - 30010 - Cona (VE)
Veneto

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Storia

La grande ricchezza di reperti archeologici rinvenuti conferma l'antica frequentazione da parte dell'uomo: i principali siti indagati sorgono aCantarana (materiale vario databile all'Età del Bronzo), in località Motta Molara (materiale frammentario di Età Romana) e nei pressi della frazione di Monsole (embrici, parti di anfora, un pozzo, monete di bronzo ecc....risalenti al I secolo d.C.).

La vicinanza all'antichissimo centro di Adria lascia ipotizzare il passaggio di popolazioni di stirpe diversa anche nel territorio di Cona: purtroppo la costituzione di un abitato fu in certo modo subordinata alla presenza a volte distruttiva del Bacchiglione, che, fino a pochi decenni fa, poteva esondare liberamente creando vaste zone paludose o piuttosto acquitrini (valli) oppure dune fertilissime (vegri). La acque del mare e quelle del fiume ricoprirono per secoli anche i boschi del Foresto, dove sembra che in Età Romana transitasse una via consolare e dove pare fosse stata costruita una prima chiesa, poi distrutta da un'alluvione.

Dai documenti sappiamo che nell'Alto Medioevo Cona fu "corte" e sede di mercato almeno a partire dal X secolo; presso Cona ebbero possedimenti la Serenissima ed i Signori da Carrara, che li ottennero per via ereditaria dai Malatrasi. Nel 965 il monastero benedettino di San Felice di Vicenza ottenne riconferma dei propri possessi in Cona dall'imperatore Ottone I; altre terre ebbero il Convento di San Michele in Brondolo ed i monaci del monastero benedettino di Santa Giustina di Padova, che fondarono il loro primo insediamento locale a Concadalbero di Correzzola nel 1129: la presenza dei monaci, attivissimi nelle opere di bonifica e di messa a coltura delle terre, fu fondamentale per l'abitato e venne meno solo agli inizi dell'Ottocento, quando, per decreto di Napoleone Re d'Italia, i beni dei benedettini furono confiscati ed assegnati al duca Francesco Melzi d'Eryl.