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Comune di Noale

Noale

Piazza Castello 18 - 30033 - Noale (VE)
Veneto

tel: 041 5897211 fax: 041 5897242

e-mail: noale@comune.noale.ve.it
pec: comune.noale.ve@legalmail.it
web: www.comune.noale.ve.it

Storia

l Medioevo nel Veneto è caratterizzato dalle città murate, costruite sui confini ed in aree nevralgiche, o come nel caso di Noale per l'esigenza dei Tempesta di colonizzare nuove terre e di instaurare uno stretto controllo economico e politico sulla popolazione rurale, difendendola, però anche dalle incursioni dei mercenari dei feudatari confinanti. 
Le fonti sono insufficienti per suggerirci un'idea storica delle origini di Noale. Il centro fortificato è sorto 
nella fase storica in cui, avvenuta la sconfitta del potere imperiale ad opera del papato nella lotta per la nomina dei vescovi (1122), si sono aperti nuovi spazi alle comunità cittadine che hanno dato vita ai comuni. E', questo, un periodo di grande sviluppo delle infrastrutture che hanno 
lo scopo di garantire alle città le fonti di approvvigionamento e di diretto sbocco di mercato. Si confermano antichi tragitti e se ne creano di nuovi, si organizza una rete di strade, di canali, di fiumi arginati. Il territorio è punteggiato di capisaldi militari, di torri, di castelli, di bastie. Il processo è chiaramente evidenziato nella rappresentazione cartografica, evocativa, del territorio 
sottoposto al dominio padovano redatta da Annibale Maggi nel 1449.
Il reperto ceramico più antico rinvenuto nell'area del castello di Noale, risale alla fine del '200 e l'analisi 
archeologica delle strutture difensive medievali del borgo fortificato, induce a collocare la sua nascita alla fine del XII secolo.

Per castello s'intende quella parte del sistema difensivo realizzata a cavallo della direttrice amposampiero-Mestre, a forma di quadrilatero irregolare, difesa da doppi fossati e terrapieni, cui si accede da due porte sovrastate da torri sui lati occidentale e orientale.
Il castello è da ritenersi pressoché coevo alla rocca, è nato vuoto e non è mai stato completamente edificato, come si può notare nel catasto del 1807. Mentre l'area del castello di proprietà dei Tempesta è rimasta quasi vuota sino almeno alla fine del '300 nel '200 Noale ha avuto un forte sviluppo lungo la rada Nuova che collegava il centro fortificato con il porto di Mestre dove sono sorti, a ridosso della fossa di difesa il borgo, e successivamente nell'area ora Piazza XX Settembre l'extraborgo.
E' certo che il castello non fosse racchiuso da mura, molti elementi inducono a ritenere che solo il sistema 
idrico unisse in un unico organismo difensivo rocca e castello.
Secondo gli studi di A. Draghi (Città Murate e Centri fortificati del Veneto) nella rappresentazione artografica 
dei possedimenti territoriali padovani stesa dal Maggi nel 1449, lungo i confini con le terre trevigiane i castelli di Noale, Mirano, Stigliano e Rustega sono indicati con terrapieni (terragli).
Sempre nel catasto del 1810, si può notare che le contrade interne (della Sorgata, del Gatto e della Dirondella) terminavano molto prima dei canali, segno evidente che quelle aree erano, agli inizi del 1800, ancora occupate dai terrapieni interni. 
Sulla lapide del 1636, allocata nel muro est della porta trevigiana e dedicata ad Alvise Zorzi , si parla di terrapieni difesi con fosse "aggeres cum foveis castrum circundantes". 
E' diffusa l'ipotesi che piccoli tratti di mura si dipartissero per un tratto dalle porte e dalle torri per poi continuare con terrapieni sovrastati da palizzate di legno. Di queste mura, oggi non più esistenti, rimangono delle tracce sia sulle porte trevigiana e per Vicenza o del cervo, sia sulla torre per Vicenza.
La ghiacciaia sita nelle immediate adiacenze dell'antica porta della torre delle campane, vincolata quale monumento d'importante interesse nel 1938, dopo l'ultima guerra è stata demolita e con il manufatto è andata perduta l'ultima testimonianza dei terrapieni che difendevano Noale.