Musica e Folklore
Giulio Venier
Violinista e polistrumentista ininterrottamente e assiduamente dal 1979,studia etnomusicologia frequentando i corsi del D.A.M.S. di Bologna con Roberto Leydi, Placida Staro, la prof. Tullia Magrini, Pietro Sassu, Giampaolo Gri e contemporaneamente ricerca la musica popolare Friulana e Resiana, dedicando molti anni alle registrazioni di anziani e portatori della tradizione musicale orale contadina e montanara. Numerose sono le partecipazioni, le pubblicazioni e i lavori discografici in tutti questi anni sulla musica popolare e in particolare sul violino popolare. Fondatore e collaboratore di numerosi gruppi musicali sia friulani che internazionali, tra cui Sedon Salvadie, Furclap, Emma Montanari Grop, Antigae, GVA Quartet, Pucci Venier duo, Keltik.kon.Fusion con Eleanor Callanan, Kibos, Begars, SU.MO. FOLKEZJA, OVERFOLK, JANGIUIDUO, ALTROH!, Compagnia strumentale tre Violini e in Lombardia con l'associazione culturale Baraban, Arco alpino in Francia con Patrick Vaillant, con il musicista Svizzero Dargo Raimondi e in Austria con Aniadar a Noar. Collabora attivamente con Andrea Del Favero e il festival di Folkest, partecipando alle produzioni con protagonisti internazionali come Chiftains, Carlos Nunez, Inti Illimani e nazionali come Massimo Bubola. Ricerca anche sonorità moderne con il violino elettronico, sintetizzatori e campionatori collaborando con Tullio Angelini, More Music, David Shea e J.Zorn. Dal 1992 al 1998 si dedica alla didattica nella scuola di musica popolare della Valle Verzasca in Svizzera con Gabriele Giottonini. Dal 1998 crea insieme con la maestra elementare Manuela Marangone un programma per la diffusione della musica tradizionale nelle scuole elementari e materne. Il programma è stato attuato in questi anni in moltissime scuole della ragione FVG con grande successo ed è già richiesto per le prossime stagioni . Dal 2001 in poi con Folkest dischi pubblica: Scric Bic Scarabic, antologia di musiche tradizionali Friulane, Carniche e Resiane e per questo lavoro riceve il premio “Moret d'Aur”. Con Michele Pucci crea l'album “Doismiao” in studio e in seguito “Bootleg” registrato in due dei numerosissimi concerti ed esibizioni dal vivo dell' ormai consolidato duo Pucci-Venier. Con La Sedon Salvadie nasce “Il Cil da l'Irlande”, con Emma Montanari Grop un CD live in Spilimbergo e di nuovo una ricerca sulle voci tradizionali delle donne Tramontine con “Di cà di là da ” con Paolo Manfrin e E.Montanari. Lo spettacolo natalizio “Luce” e “in Compagnia” prodotti da Isabella Holzmann e Aniada a Noar in Austria sono gli ultimi interessanti lavori sulla musica tradizionale non solo Friulana.
Da metà anni novanta in poi si interessa sempre più costantemente alla ricerca nel campo della musica elettronica e in special modo alla interazione di quest’ulitma con il violino elettrico.
Il lavoro è molto complesso anche perchè non si trovano facili riferimenti commerciali in questo campo... Crea così a poco poco ( e in continua evoluzione alla faccia dello snobbismo di molti personaggi locali in questo ambito ) un suo personalissimo setup acoustic-elettric in grado di produrre suoni ed effetti svariati e innovativi con violini midi della Zeta Violins e Cantini interfacciati Axon Terratec e (ultimamente) con il software eLektra creato dal violinista americano John Silzel.
Recentemente ha curato la colonna sonora di Botola! una videoclip realizzata con tecniche sperimentali in 3D dal prof. Paolo Parmeggiani della università di Udine.
Nel duemila e undici ha suonato con numerosi artisti internazionali e con il progetto “In Compagnia“ e In trio al festival internazionale di Saalfelden in Austria poi in Germania e Iran e a Teheran sponsorizzati dalle ambasciate Italiana e Austriaca, Alitalia e dalle aziende ,S.E.L.I. ,Danieli. Da qui è nata una collaborazione duratura con Marilina Marescutti e la nuova formazione ALTRIOH! con Emma Montanari, voce-Bunkula cioè violoncello a tre corde Resiano e Gianluca Caberlotto, voce e chitarre acustiche-elettriche-midi. ALTRIOH! si occupa di musica folk e etnica, di radici e tradizioni locali, della loro salvaguardia e sviluppo, e della esplorazione-sperimentazione intorno ai confini più remoti dell’ universo dal punto di vista delle frequenze sonore udibili e delle bellezze visibili.