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Castelli, fortezze e manieri

Fortezza di Marano Lagunare

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Marano Lagunare (UD)

Friuli Venezia Giulia

Il nome deriva da un toponimo prediale in -anu da Marius ma potrebbe anche derivare dalla parola friulana maràn “piazzetta cinta da casupole e con una sola entrata o uscita”...

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Secondo molti storici, la nascita della cittadina lagunare ed il suo nome sono legati all'Aquileia romana. Va ricordato che nel 181 A.C. ad Aquileia, oltre ad una colonia di soldati, arrivarono molte famiglie romane alle quali vennero assegante importanti località da controllare. Proprio dal nome di queste famiglie derivano i nomi di alcuni paesi friulani: Marano ha preso il nome dalla famiglia di Mario. Ancora oggi al centro del paese troviamo la piazzetta "Marii" che significa "di Mario". Prima Mariano, molti anni dopo Marano, mentre l'aggiunta di Lagunare è ottocentesca per distinguerlo da altri marano presenti nel regno d'Italia. Marano rappresentava per i Patriarchi un baluardo difensivo contro i nemici, in particolare quelli provenienti dal mare; tra questi c'era anche la Repubblica di Venezia che lo voleva conquistare potendo così dominare in maniera assoluta il Mediterraneo. Dopo la reggenza patriarcale, la fortezza passò sotto Venezia che la mantenne fino al 1797 risollevandola sia dal punto di vista militare, occupandosi di ampliare e rendere maggiormente efficienti le difese, che da quello amministrativo facendo rispettare statuti e regolamenti. Marano piaceva non solo a Venezia ma anche gli Imperiali da tempo la volevano conquistare ma ci riuscirono solo nel 1513 grazie alla complicità di un sacerdote interessato più alla politica che alla religione. Dopo 30 anni tornò sotto Venezia e vi rimase fino alla caduta della Serenissima perdendo lentamente gli splendori e la bellezza che aveva raggiunto dal XIV al XVI secolo. Con il passare degli anni le condizioni della fortezza sono andate sempre più peggiorando, durante l'Ottocento era diventato difficile anche viverci a causa di numerose epidemie che l'avevano colpita. Proprio per questo motivo nel 1890 l'allora sindaco Rinaldo Olivotto chiese ed ottenne l'abbattimento delle mura per problemi di salute pubblica in quanto le mura impedivano una sana e corretta aereazione all'interno della fortezza, favorendo così lo svilupparsi delle epidemie.

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