Musei, gallerie d'arte e mostre permanenti
Palazzo Grimani, Venezia
Esiste un gioiello rinascimentale nelle viscere di Venezia, che da 27 anni nessuno aveva più avuto la possibilità di ammirare. In Ruga Giuffa, a due passi da Campo Santa Maria Formosa, sta Palazzo Grimani, dimora cinquecentesca dei nobili fratelli Vettore e Giovanni Grimani, procuratore di San Marco il primo, patriarca di Aquileia il secondo.
Più che un palazzo, uno scrigno principesco decorato con elementi architettonici, stucchi e affreschi di Francesco Salviati, Federico Zuccari, Camillo Mantovano e Giovanni da Udine. Un “unicum” nel panorama artistico veneziano che dal 1981 è stato acquistato dallo Stato e che adesso viene restituito al pubblico dopo quasi trent’anni di restauri. A inaugurarlo, lo stesso ministro per i Beni e le Attività culturali Sandro Bondi, proprio per sottolineare la straordinarietà dell’evento. Perché Palazzo Grimani diventa adesso il quinto nucleo del Polo museale veneziano, a fianco delle Gallerie dell’Accademia, della Galleria Franchetti alla Ca’ D’Oro, del Museo d’Arte Orientale e del Museo Archeologico Nazionale.
I visitatori potranno entrare in questa dimora storica dove architettura, pittura e archeologia convivono in un edificio che è museo di sé stesso: tra pavimenti a pastellone veneziano illuminati dai cromatismi pompeiani, preziosi marmi policromi, volte magnificamente affrescate, una scala a chiocciola attribuita al Palladio e soprattutto una tribuna che accoglieva la collezione di antichità greche e romane dei fratelli Grimani. Ma la passione collezionistica della famiglia Grimani ci rende oggi anche capolavori di pittura di Tiziano, Veronese, Bassano e Tintoretto, oltre alle straordinarie “Visioni dell’Aldilà” di Hieronimus Bosch.