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Ville, palazzi storici e opere architettoniche

Loggia dei Cavalieri di Treviso

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Treviso (TV)

Veneto

L’etimologia della parola “Treviso” è riconducibile a due possibili interpretazioni: la prima la farebbe derivare dal celtico tarvos, toro, più la desinenza latina isium, da cui Tarvisium; per la seconda,...

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La Loggia dei Cavalieri, edificio unico nel suo genere in Europa, fu realizzata nella seconda parte del 1200, quando a Treviso era podestà Andrea da Perugia; si tratta di un edificio in mattoni a pianta quadrilatera irregolare con un tetto a quattro falde in coppi.

In tre dei quattro lati liberi della Loggia dei Cavalieri domina la presenza di cinque archi a tutto sesto su pilastri e capitelli in Pietra d’Istria.
Lo spazio interno centrale è caratterizzato da una grossa colonna per metà in granito violetto che sopporta gran parte del peso della copertura.
Nella storia della Loggia dei Cavalieri, gli archi rimasero chiusi fino alla prima metà del 1900 (solo il lato verso la strada aveva gli archi aperti).
In questo edificio si incontravano esclusivamente i nobili per partecipare, nella buona stagione, a giochi di società.

La destinazione d’uso della Loggia non fu sempre lo stesso nei secoli: la funzione alla quale era deputata terminò il 13 Dicembre 1388, quando la città fu presa da Venezia.
Dopo tale data l'edificio andrà sempre più in rovina, tanto che intorno al 1550 fu costruita una casa dentro la Loggia stessa. Nei secoli fu adibita a deposito dei legname e nel 1600 vi erano depositate oltre 100 botti; nella seconda metà del 1800 era diventata un deposito e rivendita di casse da morto.

Le sue condizioni erano di un tal degrado che in più occasioni se ne era prospettata la totale demolizione, iniziative sventate grazie all’intervento provvidenziale dell’Abate Luigi Bailo, uno dei più importati estimatori e conservatori del patrimonio storico ed artistico della città.

- Nel 1889 la Loggia diventò di proprietà del Comune di Treviso.
- Tra il 1910 ed il 1911 fu restaurata dal Comune.
- Nel 1922 il Comune decise l’abbattimento dei due palazzi che si addossavano su due dei tre lati della Loggia.

Intorno alla metà degli anni ’60, prima dell’ultimo restauro, il suo spazio interno fu utilizzato come luogo di mercatino di libri usati e giocattoli da alcuni venditori, diventando punto di riferimento per i cittadini interessati a tali articoli.

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