Ville, palazzi storici e opere architettoniche
Villa Godi Malinverni
Villa Godi Malinverni appartiene al ricco patrimonio artistico costituito dalle ville venete palladiane; Andrea Palladio costruì la Villa nel 1542; Gianbattista Zelotti, Battista del Moro e Gualtiero Padovano la ornarono di affreschi. Le ville palladiane del Veneto, tra il 1994 e il 1996, sono state inserite nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Villa Godi Malinverni è la prima villa realizzata dal Palladio; il committente fu Gerolamo Godi, il quale la fece costruire per il figlio Antonio. I lavori terminarono nel 1542. La villa, che si erge sulle pendici del colle di Lonedo dominando il fiume Astico, ripropone nella sua architettura alcuni elementi tipici del castello: la colombaia, quasi come una torretta, permette di vedere e controllare l'intera pianura; la scalinata centrale, principale accesso alle sale nobili, ristretta al solo arco centrale della loggia, richiama il concetto del ponte levatoio medioevale e quindi alla necessità di controllare gli ingressi agli spazi privati della famiglia Godi.
La parte anteriore della villa si presenta arretrata e affiancata da due corpi sporgenti ad angolo, ribaltando lo schema della villa a due torri, usuale nel Veneto. Nel prospetto posteriore è il corpo mediano (area del salone centrale) che avanza, caratterizzato da una serliana, realizzata in seguito a restauri del 1550, al posto dell'originale finestra termale romana. Nella pianta del corpo centrale si ripropone il concetto di simmetria, con la realizzazione di una loggia e salone centrale, come cuore della villa, e due ambienti laterali composti ciascuno di 4 sale.
Delle due ali laterali, solo quella a sinistra, a tre arcate, fa parte del progetto originario; quella a destra, più lunga, aperta da cinque archi e da altrettante finestre sovrastanti, fu realizzata alla fine degli anni Settanta del Cinquecento.